Ultimo aggiornamento del 30 March 2022 La normativa di riferimento per attivare un giveaway in America e come funziona l’attivazione di contest negli Stati Uniti da parte delle aziende italiane.
Se stai pensando di organizzare un giveaway negli Stati Uniti, assicurati di seguire le normative USA, facendo attenzione a non organizzare una lotteria illegale.
Quali differenze ci sono tra la normativa di riferimento italiana e quella americana?
Con il termine inglese ‘giveaway’ si intende, omaggio, regalo: nell’ambito del marketing si riferisce al concorso a premi.
Questo strumento promozionale, tra i più economici ed efficaci se realizzati ad hoc da consulenti esperti, è nato negli States diversi anni fa.
Inizialmente, venivano organizzati giveaway da blogger e Youtuber che offrivano omaggi a titolo di ringraziamento ai fan più fedeli allo scopo di attirare nuovi seguaci.
I primi giveaway Instagram sono stati diffusi nel 2016 con il nome di ‘loop’ dalle influencer offrendo un prodotto delle loro collezioni private.
Grazie ad Instagram, si sono diffusi velocemente in tutto il mondo, compresa l’Italia: il boom è avvenuto nell’estate 2019 con l’hashtag #giveaway.
Una considerazione base: più il premio messo in palio è ambito e costoso, più il giveaway diventerà virale.
Organizzare giveaway negli Stati Uniti secondo la normativa americana
Negli USA, la normativa prevede 3 tipologie di concorso a premi:
- Sweepstake: sono considerati dei game of chance, dove l’individuazione dei vincitori è affidata alla sorte con una estrazione casuale dei vincitori.
- Contest, concorsi che prevedono la scelta del vincitore in base all’abilità. Ad esempio, pubblicare una foto o un video originale sul tema del concorso proposto dal promotore. Sono per lo più concorsi con contenuti user-generated, come i foto contest.
- Lottery, vere e proprie lotterie ad estrazione, dove la partecipazione è subordinata all’acquisto di un prodotto.
I giveaway (sweepstakes) vengono regolati da diverse leggi statali e federali nonché revisionati da alcune agenzie federali (Federal Trade Commission, Federal Communications Commission, USPS servizio postale statunitense, Dipartimento di giustizia degli USA). Benché possa sembrare semplice, trattandosi di promozioni, è bene essere sempre a conoscenza di quanto è possibile fare.
Negli Stati Uniti esistono due tipologie di sweepstakes: con la prima l’utente può partecipare all’estrazione del premio previo acquisto di un prodotto dell’azienda che promuove il giveaway, con la seconda non c’è nessun obbligo di acquisto preventivo e andrà chiaramente indicato nei terms & conditions “NO PURCHASE NECESSARY”.
Uno sweepstake o contest nazionale dovrà rispettare le leggi di ciascuno Stato, o prevedere delle esplicite esclusioni nel regolamento.
È importante anche verificare se esistono dei limiti al montepremi, perché in alcuni casi, se si superano alcune soglie, potrebbe essere richiesto:
- l’ottenimento preventivo di una licenza
- l’attivazione di un bond, simile alla fideiussione/cauzione richiesta dalla normativa sui concorsi a premi in Italia
Nello stato di New York ad esempio, vige la regola che, qualora il premio messo in palio superi i 5 mila dollari, bisognerà registrare il concorso e attivare un bond.
Diverso il discorso per i contest, dove l’assenza della sorte come meccanismo di individuazione dei vincitori semplifica molto i passaggi.
Quali sono le regole per partecipare ad un giveaway negli Stati Uniti?
Negli Stati Uniti le regole del giveaway, come in molti altri paesi, devono essere contenute nel regolamento (terms & conditions). Il regolamento deve seguire un format specifico che contiene delle informazioni obbligatorie.
Solitamente la partecipazione è riservata ai cittadini americani (anche se ci sono casi di concorsi aperti a tutto il mondo).
Riguardo all’aspetto fiscale, per qualsiasi giveaway o contest in cui il premio è superiore a un certo valore, bisognerà registrare il giveaway presso l’Internal Revenue Service (l’agenzia delle entrate americana).
Le differenze tra Italia e Stati Uniti
La legge statunitense, soprattutto in tempi di pandemia, ha adottato un approccio permissivo finalizzato a favorire i giveaway, soprattutto se organizzati da aziende in difficoltà economiche.
Subito dopo la scoperta del virus Covid 19, alcuni influencer famosi in tutto il mondo e residenti nel territorio americano, hanno pubblicato post in cui annunciavano di voler regalare soldi ai propri follower in cambio di like, tag ad amici, insight sempre più alti e tanta visibilità per le aziende.
A differenza di quelli statunitensi, i giveaway italiani devono vedersela con un’articolata burocrazia e regole sui concorsi effettuati sui social, che ne rende più complessa e meno immediata l’attivazione.
Senza contare le pesanti sanzioni cui è soggetto chi non rispetta leggi e regole.
Nicole Pallado, una beauty influencer che ha chiesto like e follow in cambio di un omaggio (una palette della sua linea) a novembre 2021 è stata multata con una sanzione di ben 10mila euro.
In Paesi come gli USA non si viene multati per un giveaway sui social network come in Italia, ha ammesso l’influencer (anche se pure negli USA esistono delle regole che devono essere rispettate e bisogna fare attenzione a non violare il regolamento per evitare pericolose e costose class actions).
Il punto è che, in America, i giveaway possono essere lanciati da aziende, influencer, YouTuber, imprenditori digitali, ecc.
In parole semplici, è concesso a tutte le imprese a scopo di lucro per promuovere i propri prodotti e servizi.
Non ci sono limiti sull’organizzatore purché garantisca la conformità del concorso alle agenzie federali e rispetti le leggi statali e federali.
In Italia, invece, possono lanciare giveaway o contest soltanto le aziende iscritte nel Registro delle Imprese: non è permesso ai soggetti privati anche se sono titolari di partita IVA.
Nel nostro Paese, un influencer può lanciare un giveaway legale se è legato ad un premio di minimo valore oppure nei casi in cui lo scopo del giveaway sia quello di aumentare la notorietà del proprio profilo.
Giveaway marketing: obiettivi/vantaggi
La strategia di giveaway marketing punta a diversi obiettivi:
- Aumentare l’engagement, la brand awareness, il numero di follower;
- Potenziare la fidelizzazione di follower già esistenti;
- Generare nuovi lead;
- Portare traffico al proprio sito web;
- Pubblicizzare un evento;
- Far conoscere il proprio prodotto o servizio al maggior numero di persone;
- Incentivare iscrizioni alla newsletter.
Gli obiettivi corrispondono esattamente ai vantaggi del giveaway.
Azioni da compiere per partecipare al giveaway
Nel concorso a premi nei social, mettendo in palio un prodotto brandizzato o gadget di valore variabile, tipicamente si richiede ai partecipanti di effettuare una serie di azioni semplici:
- Diventare follower;
- Inserire un commento;
- Condividere un contenuto;
- Taggare amici;
- Fornire i propri dati personali e prestare il consenso al trattamento degli stessi (GDPR).
Le principali piattaforme social dove conviene lanciare un giveaway sono Instagram, Facebook, TikTok e YouTube.
In linea generale, indipendentemente dal social prescelto, chi organizza dovrà seguire queste regole chiave:
- Definire un preciso obiettivo da raggiungere;
- Scegliere il target di riferimento;
- Definire il tipo di contest;
- Selezionare un premio ambito, che attiri l’interesse del pubblico;
- Inserire nel post di lancio un contenuto chiaro, con informazioni complete e facili da capire, immagini d’impatto;
- Creare una call to action efficace e chiara indicando tutte le azioni da compiere;
- Creare un regolamento (terms & conditions) comprensibile del concorso a premi;
- Seguire le linee guida promozionali del social media prescelto;
- Seguire gli aspetti legali;
- Promuovere il giveaway;
- Monitorare il concorso ed acquisire contenuti e dati dei partecipanti attraverso una piattaforma di gestione del giveaway;
- Comunicare ai partecipanti il nome del vincitore;
- Al termine del concorso a premi, analizzare i risultati ottenuti.
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Autore: Andrea D'Ottavio
Andrea è il founder di Webing – digital entrepreneur che ha collaborato a centinaia di progetti digital per brand come Ferrari, Discovery, Hyundai, Meridiana, Euronics, Bulgari, Danone, Microsoft e molti altri.